mercoledì 21 ottobre 2015

5 miti sulla perdita di peso (parte 1)

http://dietapesoforma.blogspot.com/2015/10/5-miti-perdita-peso-1.html

L’obesità è un problema mondiale da decenni e chi ne soffre rischia di contrarre patologie come il diabete, malattie cardiache e diverse forme di cancro. Oggi due terzi degli adulti e un terzo dei bambini negli USA sono sovrappeso o obesi.

Con l’aumentare del numero di persone affette da obesità, aumenta anche il volume dell’industria delle diete e del dimagrimento che oggi vale decine di miliardi di dollari.

Quello che non sembra aumentare invece è la conoscenza dell’obesità e del dimagrimento da parte della gente. Ecco di seguito alcuni miti che contirbuiscono a creare dubbi e incertezze...

1 l’indice di massa corporea è inutile.

L’indice di massa corporea è un metodo semplice ed ampiamente usato per capire se una persona è in sovrappeso o obesa. Viene calcolato dividendo il peso di una persona per l’altezza al quadrato e questo spiega come mai le persone più alte pesano molto più delle persone basse anche se hanno la stessa percentuale di grasso corporeo.

L’IMC viene spesso criticato perché non fa differenza tra muscoli e grasso. Le persone muscolose possono essere erroneamente classificate come in sovrappeso, ma nonostante questi limiti, l’IMC viene per lo più associato al grasso corporeo e aiuta a classificare correttamente le persone con grasso in eccesso, nell’80% dei casi. Altri semplici misure, come la circonferenza del girovita, possono essere anche più utili perché fanno capire dove è distribuito il grasso nel corpo.

2 tutti gli obesi non sono sani.

L’idea che le persone che soffrono di obesità siano persone non sane, viene ripetuta continuamente e ovunque. Per alcuni si tratta di un mito, un evento praticamente impossibile.
Ma in realtà la localizzazione del grasso nel corpo può essere più importante per la salute della quantità totale del grasso.

Le persone con un corpo “a pera” tendono ad immagazzinare il grasso sulle natiche e sui fianchi e sono meno a rischio di contrarre delle malattie rispetto a chi ha la forma “a mela” e tendono ad accumulare il grasso sulla pancia. E’ particolarmente nocivo il grasso viscerale attorno agli organi così come il grasso nel fegato.

Quindi essere obesi ma con forma “a pera” può essere meno rischioso che essere in sovrappeso o di peso normale ma con forma “a mela”, che implica un’alta prporzione di grasso viscerale e nel fegato. Questa considerazione ha recentemente portato a creare il concetto di “obesità metabolicamente sana”.

La genetica determina essenzialmente dove viene immagazzinato il grasso nel corpo. Gli uomini, specialmente quelli di origine etnica dell’Asia meridionale, hanno una maggior quantità di pericoloso grasso viscerale rispetto alle donne.

Inoltre, l’esercizio fisico può aiutare a controbilanciare gli effetti negativi dell’obesità e le persone dovrebbero essere incoraggiate ad essere attive anche se questo non porta necessariamente ad un dimagrimento.

3 Avere un peso corporeo corretto è una questione di forza di volontà e senso di responsabilità.

Le persone di peso normale a volte si vantano del fatto che riescono ad evitare l’obesità sostenendo che la grassezza è causata da una combinazione di golosità e accidia. Come dicono tutti quei medici su internet, mangiate meno e fate esercizio fisico!

Magari questi consigli bastassero. Ad esempio l’esercizio fisico: anche quando le persone partecipano ad un programma di esercizi fisici supervisionato, la perdita di peso è minore di quello che ci si aspetterebbe dalle calorie bruciate durante gli esercizi.

In genere le donne che fanno attività fisica non perdono peso e molte persone addirittura ingrassano. Questo potrebbe essere il risultato di della diminuzione compensatoria di altre attività fisiche, come ad esempio crollare sul divano per ore dopo aver fatto una corsa di 30 minuti.
In più, la fame può aumentare e non ci vuole molto cibo per reintergare le calorie perse durante gli esercizi fisici.

Perché allora non limitarsi a contare le calorie e mangiare di meno? Sfortunatamente anche usando le migliori app per diete, le persone tendono a sottostimare quanto cibo consumano. Inoltre l’apporto calorico tende a fluttuare moltissimo con sbalzi che spesso superano le 1000 calorie da un giorno all’altro.

Ovviamente diminuire moltissimo le calorie è il modo più facile per seguire una dieta ed è ciò che fa la maggior parte delle persone, ma quando questo succede la bilogia oppone resistenza alla perdita di peso aumentando l’appetito e la fame.

(continua e leggi la seconda parte)

fonte:ndtv.com/health/5-myths-about-weight-loss-1233177

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