domenica 10 marzo 2013

La chirurgia per l'obesità grave



L'Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda ha avviato nel 2002 l'Unità Operativa Dipartimentale di Chirurgia Bariatrica e Metabolica che si occupa del trattamento delle forme di obesità grave.

In questi dieci anni sono sta ti curati oltre 1.200 pazienti di età compresa tra 18 e 60 anni provenienti da tutta Italia; è stata operata anche una donna di 72 anni, che, per condizioni fisiche e psicologiche, mostrava un'età biologica nettamente inferiore alla reale età anagrafica ed un uomo di 240 kg, che, a distanza di due anni, ha ridotto il peso arrivando a 120 kg.


Quando ricorrere alla chirurgia

Di fronte al fallimento di ogni tipo di dieta e di miglioramento degli stili di vita e in presenza di un BMI - indice di massa corporea, cioè il rapporto tra peso e altezza al quadrato - superiore a 40, oppure compreso tra 35 e 40 con patologia associata, è possibile, in presenza di una forte motivazione del paziente, ricorrere al trattamento chirurgico, che non ha uno scopo estetico, ma è mirato a prevenire e correggere i problemi medici connessi all'eccesso di peso ed è il primo momento dell'approccio terapeutico all'obesità patologica.

Le tipologie di intervento

Gli interventi vengono eseguiti in laparoscopia e possono essere di tipo restrittivo, malassorbitivo e misto.

Il bendaggio gastrico e lo sleeve gastrectomy, interventi di tipo restrittivo, riducono il volume dello stomaco inducendo precocemente il senso di sazietà con conseguente diminuzione della quantità di cibo e di calorie introdotte.

Il by pass gastrico, di tipo misto (con una componente restrittiva e una malassorbitiva), permette di raggiungere ottimi risultati senza le tipiche complicanze degli interventi malassorbitivi puri (diversione bilio-pancreatica e duodenal switch), che intervengono, invece, sul percorso digestivo del cibo riducendo l'assorbimento delle sostanze nutritive. In alcuni casi, pazienti con un BMI inferiore a 35, oppure per diminuire i rischi operatori in preparazione ad un intervento maggiore, viene posizionato, per via endoscopica, un pallone intragastrico.

L'importanza del follow up post chirurgico

"La chirurgia bariatrica - sottolinea il dott. Bellini - si è molto sviluppata nel corso degli anni anche grazie all'evoluzione delle tecniche chirurgiche mininvasive ed, in particolare, delle tecniche laparoscopiche.

Ma la parte più delicata e complessa della terapia del paziente obeso è rappresentata dal follow up post chirurgico e tutti i fallimenti della terapia avvengono proprio in questa fase. I pazienti devono seguire le indicazioni che forniamo e rispettare il calendario dei controlli, strutturato in modo da poterli seguire scrupolosamente nel tempo.

Sostanzialmente si prevedono, nel primo anno, visite periodiche ravvicinate con il chirurgo, lo psicologo e la dietista e, successivamente, una o due visite l'anno. Tutti gli interventi chirurgici dell'obesità presentano, se non vi è da parte del paziente la sua completa compliance, la possibilità di essere aggirati con il rischio che compaiano delle complicanze gravi.

Per questo motivo i pazienti reclutati seguono un corso prima dell'intervento, nel quale lo psicologo e la dietista trasmettono in modo dettagliato e completo tutte le informazioni necessarie ad affrontare il percorso individuato"

Una malattia sempre più diffusa

L'obesità rappresenta un grave problema sanitario nei paesi industrializzati e gli effetti collaterali - malattie cardiovascolari e degenerative delle articolazioni, diabete mellito, alcuni tipi di neoplasie e le ore lavorative mancate - rappresentano un notevole onere.

E' una malattia che caratterizza il periodo storico in cui viviamo, contraddistinto da un'iperproduzione e iperassunzione di alimenti, associati ad una scarsa attività fisica e si contraddistingue per la presenza di abitudini alimentari, stili di vita e fattori genetici, che pregiudicano la qualità e le aspettative di vita.

La prevalenza della malattia è in aumento in tutti i Paesi occidentali, al punto da essere definita un'epidemia.
In Italia il totale delle persone obese è stimato intorno ai 4 milioni, in pratica il 25% in più rispetto al 1994 con un trend in continuo aumento.

fonte:ProfiloSalute,mar-apr'13

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